Questo sito utilizza al momento solo cookie tecnici necessari al suo corretto funzionamento ma in futuro potrebbe utilizzare anche i cookie di Google Analytics (per le statistiche che mi potranno dire da dove provenite, come siete arrivati qui, quali argomenti vi interessano di più, quanti siete, se vale la pena oppure no che mantenga questo blog, ecc) e cookie necessari ad eventuali banner di vario tipo (ora assenti). Persino la barra di accettazione dei cookie usa dei cookie per sapere se hai accettato o meno i cookie e non ripresentarsi ogni volta che apri una nuova pagina del sito.
A cosa servono i cookie?
I siti dinamici hanno spesso la necessità di ricordarsi preferenze, account, e altri tipi di informazioni mentre stai navigando fra una pagina e l’altra. Essendo il protocollo HTTP così detto “stateless” non ha di per sé memoria né di chi sei, né di quali scelte hai fatto durante la tua navigazione (nemmeno fra una pagina e l’altra del sito che stai visitando). I cookie sono piccole stringhe di caratteri che vengono inserite nella memoria del tuo browser (e che puoi cancellare quando vuoi tramite il menu delle impostazioni del tuo browser) che servono appunto al software che genera le pagine dei siti dinamici per sapere che fra una visita e l’altra sei sempre tu e quindi riapplicare le tue preferenze, le tue scelte, ecc alla nuova pagina che stai visitando.
Se sono così fondamentali perché prima non c’erano?
C’erano anche prima, solo che non c’era una legge idiota, scritta da un gruppo di capre ignoranti, che ci obbligava ad avvertire della loro presenza.
Cosa te ne fai di questi “cookie tecnici”?
Io assoluramente nulla, ma WordPress, il software che fa funzionare questo blog, ne ha bisogno.
Se non accetto i cookie posso continuare ad usare questo blog?
Puoi provare a disabilitare i cookie per questo (e altri siti) nelle impostazioni del tuo browser (leggi il manuale del tuo browser per sapere come), ma non posso garantirti che continui a funzionare correttamente. Non ho scritto io WordPress (il software usato da questo blog) e non ho la minima idea di che se ne faccia. In alternativa puoi sempre andartene altrove, ma buona fortuna… visto che la quasi totalità dei siti dinamici “lì fuori” usa i cookie.
Quel banner circa i cookie è davvero fastidioso, compare su ogni sito web che visito! Non lo potete togliere dai coglioni?
Purtroppo no. Non senza incorrere in ridicole sanzioni e problemi di varia natura. Finché la legge europea imporrà la presenza del banner di segnalazione dei cookie, quel banner ci dovrà essere in ogni sito gestito da europei. È ridicolo, lo so, ma non ci possiamo fare nulla. La prossima volta che votate i vostri rappresentanti fatelo tenendo conto delle loro competenze e conoscenze in materia di tecnologia e di Internet. Se gente più capace e preparata si fosse trovata a decidere sulla questione oggi non avremmo il banner dei cookie e voi non stareste leggendo questa pagina.
Posso fare qualcosa per eliminare questo scempio da Internet?
Si, puoi firmare una delle tante petizioni che riguardano questa stronzata. Una delle petizioni è questa che vuole spostare l’onere di informare l’utente dai singoli siti web (con i relativi molteplici e rompipalle banner) agli stessi browser.
Sono previste spese per chi mantiene un sito/blog/ecc per colpa di questa follia?
Si, il che significa che alcuni siti chiuderanno per paura di incorrere in sanzioni. La prima spesa è quella di adattare il sito per visualizzare il banner sui cookie, non tutti sanno/possono farlo da soli, alcuni sono costretti a rivolgersi a terzi, che ovviamente li faranno pagare il disturbo. Se questo non è un grosso problema per i siti commerciali lo è di certo per un pinco pallino qualsiasi che vuole semplicemente gestire il suo sito (blog/sito informativo/ecc). Se poi, fra i cookie collezionati dal sito, ci sono anche i così detti “cookie di profilazione”, allora c’è anche l’obbligo di comunicazione al garante previo pagamento di una tangente di 150 euro. Non è ancora chiaro chi deve pagare questi 150 euro e cosa si intende per “cookie di profilazione”, ma tant’è. Forse un giorno questi coglioni si renderanno conto della cazzata che hanno fatto e magari sapranno anche decidersi su chi deve o non deve pagare la suddetta tangente, magari spiegandocelo con parole chiare. Non si capisce poi perché una comunicazione al Garante della Privacy debba costare 150 euro per soffisfare un obbligo che nessuno ha mai chiesto né voluto.
Ce l’hai con il Garante della Privacy?
No. Tutt’altro. È una delle poche istituzioni di qualche utilità in questo Paese. Ma sono incazzato come una iena verso la stupidità di chi vuole a tutti i costi regolamentare Internet con il risultato 1) di rompere i coglioni a tutti con questi cazzo di banner di merda e 2) spaventare e scoraggiare chi vuole aprire un sito. Non sarebbe neanche una brutta cosa se si togliessero dalle palle i tanti siti complottari, politici e di altre bestie simili, il problema è che rischiano di sparire per sempre anche tanti piccoli siti (gestiti da privati che non ci guadagnano un soldo di cacio) che contengono informazioni preziose ed altrimenti irreperibili.