Il mio MSX era morto da qualche tempo, forse qualche mese, forse un anno… non ricordo più e io ero senza un computer funzionante. Un giorno (ero in seconda media? boh) passò a casa nostra una persona a proporci un corso di BASIC offerto dalla Scuola 2F; quello che mi interessò subito non fu tanto il corso, dopotutto io il BASIC lo conoscevo bene grazie all’esperienza maturata sul mio Sony Hit Bit 75P, la parte interessante del corso era il fatto che, in allegato, c’era un computer!
E sembrava anche un computer serio con tanto di tastiera separata dal case!
La foto qui a fianco rappresenta un Frael King dotato di lettore Floppy da, se non ricordo male, 720K nel “nuovo” formato da 3.5 pollici ma questa era un’opzione che si doveva comprare a parte. Di base non aveva affatto un lettore Floppy né tantomeno Hard Disk interno. Era invece dotato di una ROM contenente un DOS minimale che avviava immediatamente l’MCL-BASIC al boot, un clone ribrandizzato del più noto GW-BASIC di Microsoft.
Come dicevo, il mio Frael King, a cui diedi il nome “Compy” (sì… davo un nome ai miei computer), non era dotato di dispositivi di massa quali un disco fisso oppure un disco rimovibile e conteneva l’intero software necessario in ROM. Poteva però usare le audiocassette per registrare e caricare i programmi, e tanto mi bastava. Dopotutto era così che operava anche il mio precedente MSX. All’accensione del PC mi ritrovavo dentro al BASIC che, all’epoca, credevo essere l’interfaccia utente standard di qualsiasi computer (in realtà avevo visto a scuola alle medie il mio prof di matematica armeggiare con il DOS, ma per me era stregoneria, non avevo idea di cosa fosse e perché non bastasse il BASIC per fare qualsiasi cosa al computer) quindi, di fatto, il mio PC si avviava con il BASIC come sistema operativo, quasi come l’MSX.
Notai però subito delle differenze sostanziali fra l’MSX e il mio Frael King… l’MSX era più figo. Certo… questo aveva molta più RAM (512K anziché 64K)… questo aveva un aspetto più professionale… questo era più veloce… ma da un punto di vista audio e grafico lasciava molto a desiderare. Mentre l’MSX era dotato (come molti suoi simili ad 8 bit) di chip dedicati e piuttosto avanzati (per l’epoca naturalmente) per l’audio e la grafica, questo nuovo computer sembrava che riguardasse queste cose come “troppo poco serie” per dar loro importanza.
L’audio naturalmente, trattandosi di un PC IBM compatibile, era quello di un PC-Speaker, ovvero era in grado di emettere solo una frequenza per volta e solo un’onda quadra, mentre la grafica mancava di molte primitive a cui ero abituato, in particolare gli mancavano gli Sprite… e io adoravo gli Sprite dell’MSX, rendevano le animazioni tanto più semplici! Rimasi naturalmente un po’ deluso da questo passo indietro e non ne capivo il perché… ma ero troppo contento di avere di nuovo un PC tutto mio per preoccuparmene… e poi ora c’era anche il corso dove avrei certamente imparato cose nuove e conosciuto gente con i miei stessi interessi! C’era poi un intero libro della Scuola 2F da studiare sul BASIC e le audiocassette con gli esempi da eseguire e tanto, tanto da esplorare e sperimentare. Ok, non c’erano gli Sprite e l’audio faceva un po’ cagare rispetto a prima, ma la tazza era comunque più che mezza piena! Dopo una lunga astinenza da computer “Compy” era la mia occasione per rimettermi in carreggiata e riprendere la scoperta dell’informatica da dove l’avevo interrotta.
Comunque ora si è fatto tardi, ho già portato fuori il cane a pisciarsi e ora me ne vado a letto. Continuerò la storia in un post futuro (non troppo futuro spero), alla prossima.