Io si.
Come mai una grossa azienda come Microsoft non è stata in grado di offrire un browser moderno, veloce, e al passo con gli standard? O anche solo un browser decente? Possibile che non si fossero accorti, per anni, della direzione che stava prendendo il WEB e dell’importanza sempre maggiore che avrebbe avuto?

Bé, mi capita spesso di girovagare fra vecchi magazine, blog e articoli perché mi piace rivangare un po’ la storia dell’Informatica e riviverla. Di solito mi concentro sugli anni 80 e 90 perché IMO sono gli anni più eccitanti della “rivoluzione informatica” ma a volte mi capita di leggere qualcosa di più recente e così mi sono imbattuto in un vecchio post di Joel Spolsky (ex programmatore e manager Microsoft) del 2004 (versione archiviata qui) che penso spieghi molto bene perché IE faceva tanto schifo.

In particolare questo piccolo estratto:

Which means, suddenly, Microsoft’s API doesn’t matter so much. Web applications don’t require Windows.

It’s not that Microsoft didn’t notice this was happening. Of course they did, and when the implications became clear, they slammed on the brakes. Promising new technologies like HTAs and DHTML were stopped in their tracks. The Internet Explorer team seems to have disappeared; they have been completely missing in action for several years. There’s no way Microsoft is going to allow DHTML to get any better than it already is: it’s just too dangerous to their core business, the rich client.

Da qui si capiscono molte cose. Le API di Windows sono la ragione per cui Microsoft era in grado di legare al suo SO sviluppatori e utenti. Non è facile convertire un programma che fa uso di determinate API per supportare altri sistemi operativi/framework… perciò si creava una sorta di “lock-in” che rendeva poco vantaggioso per uno sviluppatore investire del tempo (tanto tempo) nel supporto di altre piattaforme, a meno che queste, naturalmente, non avessero abbastanza utenti da giustificarne la spesa. Il che è un po’ un cane che si morde la coda perché è proprio la vasta disponibilità di software commerciale che teneva gli utenti legati a Windows (e prima di Windows il DOS)… perciò se non ci sono molti software commerciali disponibili per un’altra piattaforma (diciamo ad esempio Linux) non ci saranno molti utenti disposti ad adottarla… il che, a sua volta, non incoraggia gli sviluppatori ad imbarcarsi in conversioni lunghe e costose.

Ma l’avvento del WEB ha cambiato tutto. Il WEB non si basa sulle API del Sistema Operativo, ma sulle funzionalità messe a disposizione dal browser… che sono bene o male standard (HTML, Javascript, CSS, ecc). Questo, di colpo, ha reso le API di Windows irrilevanti, e, assieme alle API di Windows, ha reso Windows stesso irrilevante. Improvvisamente, con lo shift delle applicazioni dal Desktop al WEB non importava più che Sistema Operativo girasse sul tuo computer.

Microsoft, se quello che Joel dice è vero (e non ho motivo di dubitarne), non è quindi che non avesse ben capito l’importanza del WEB e di fornire un browser leggero, veloce, reattivo, moderno e fedele allo standard… l’aveva capito fin troppo bene… e ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rallentarne l’adozione… perché se si poteva far girare software anche complessi all’interno della finestra del browser, questo sarebbe stata la fine del suo monopolio sui PC.

Sfortunatamente per Microsoft però IE non era l’unico browser in circolazione, e prima con Netscape, poi con Firefox ed Opera e infine con Chrome (giusto per citare i browser più diffusi) IE è semplicemente caduto nell’irrilevanza. Quello che voleva essere un modo per rallentare lo sviluppo del WEB si è ritorto contro Microsoft stessa dando l’impressione ai suoi milioni di utenti che IE fosse semplicemente un ferro vecchio da sostituire con qualcosa di più moderno e meglio supportato alla prima occasione.

Nonostante i progressi fatti da IE negli ultimi anni, oramai è troppo tardi per salvarlo, la sua reputazione è rovinata in modo forse irreparabile… da cui i tentativi di Microsoft di “rifarsi una verginità” con Edge… sempre che riescano a convincere tutte le persone oramai passate “a miglior browser” che Edge è degno della loro attenzione e che vale la pena dargli una chance.

One thought on “Vi siete mai chiesti perché Internet Explorer faceva pena?

  1. Internet explorer è sempre stato sostanzialmente una merda rispetto alla “poca” concorrenza dell’epoca. Ma con le enormità di estensioni proprietarie del HTML che aveva forzatamente introdotto a forza di monopolio, rese il web quasi innavigabile per browser come Opera (rip), molto più rigorosi sugli standard.

    Dopo l’arrivo di Firefox le cose sono migliorare, perché ha lentamente fatto decadere le pratiche di microsoft per imbrigliare la gente da IE, senza ovviamente tutte le difficoltà del caso, ma all’epoca si erano promossi bene, rispetto a browser tecnicamente superiori come Opera. La grande diffusione del browser open source ha portato al cambiamento. Se vediamo com’è ora il mercato dei browser web, si sta cadendo in un’altro monopolio, ovvero quello di google chorme.

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